L’artrite reumatoide
L’artrite reumatoide è una patologia cronica che provoca dolore, sensazione di calore, tumefazione e rigidità articolare con limitazione del range del movimento.
La patologia colpisce prevalentemente le articolazioni in modo simmetrico, ma essendo sistemica può coinvolgere molti organi del corpo
L’artrite reumatoide colpisce più frequentemente le donne e insorge nella maggior parte dei casi a un’età compresa tra i 40 ed i 60 anni.
Ne soffre circa l’1% della popolazione ed è quindi meno comune dell’artrosi.
Molti sono oggi i farmaci in grado di curare l’artrite reumatoide. Attraverso un trattamento appropriato, mirato alla riduzione dell’infiammazione e conseguentemente del dolore, è possibile convivere con la malattia e mantenere una buona qualità di vita.
Essendo una patologia piuttosto complessa, il trattamento dell’artrite reumatoide richiede la collaborazione di più figure professionali, tra le quali spicca quella del reumatologo.
L’artrite reumatoide può essere difficile da diagnosticare all’esordio poiché può iniziare gradualmente con scarsi sintomi; c’è da tener presente inoltre che esistono diverse malattie che in fase iniziale possono avere un comportamento simile. Per questo motivo i pazienti con sospetto di artrite reumatoide dovrebbero essere valutati da un reumatologo per la conferma diagnostica e per la somministrazione di una corretta terapia.
Gli esami di laboratorio spesso sono di aiuto per la conferma diagnostica, mentre la radiografia può essere molto utile nella diagnosi ma non evidenzia alcuna anomalia nelle prime fasi della malattia. Molto rilevante risulta invece l’ecografia articolare.
Nonostante gli ampi miglioramenti degli ultimi anni, non esiste una cura definitiva. Obiettivo dei trattamenti è quello di ridurre i sintomi del paziente e migliorare la disabilità attraverso una terapia medica appropriata. Una terapia iniziata precocemente può essere di fondamentale aiuto, salvando così le articolazioni interessate dall’infiammazione prima che vengano danneggiate in modo permanente.
La figura dell’ortopedico rientra nel pool di specialisti che può intervenire nella cura di questa patologia insieme al reumatologo, che come detto nelle righe precedenti, vede il reumatologo come specialista di riferimento.